Euphorbia cyparissias L.  

Euphorbiaceae - Euforbia cipressina


Pianta perenne alta fino a 60 cm, erbacea, rizomatosa, glabra, verde-glauca, con fusti eretti semplici o ramificati alla sommità, talvolta arrossati, privi di foglie alla base, le ramificazioni hanno fogliame denso. Le foglie sono alterne, glabre e setacee, con margine intero, strette e lineari, addensate, di colore verde-giallastro, meno dense sugli steli fiorali. Pleocasio con 12÷15 raggi bifidi, posto sopra un involucro di brattee ovato-reniformi simili alle foglie, prima gialle, si arrossano verso la fine della fioritura. L' infiorescenza, simulante un unico fiore bisessuale circondato da 2 brattee basali, è glabra, prima giallo-verdastra poi rossastra, l' ovario è centrale e lungamente peduncolato; dall'ascella di 5 brattee partono cime di stami nudi e articolati, fra le brattee si trovano ghiandole reniformi o semicircolari. I frutti sono capsule triloculate, solcate, verrucose e zigrinate, contenenti 3 semi ovoid



Fiorisce da aprile a luglio. Prati, pascoli rocciosi fino alle massime altitudini




Molto comune.

Tossica. Pianta tossica laticifera, acre e con proprietà vescicatorie caustiche. La scorza della radice contiene resine, caucciù, euforbone, gomme, oli, l'azione è soprattuto emetica e purgativa. La presenza in grande quantità nel foraggio può causare gravi disturbi, il bestiame non se ne ciba, anzi la evita accuratamente. Il latice può provocare vesciche ed irritazioni della pelle, la medicina popolare la indica per togliere calli e verruche.


 

foto Enzo De Santis

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