Euphorbia myrsinites L. subsp. myrsinites  

Euphorbiaceae - Euforbia mirsinite


Pianta perennante alta 20-30 cm a portamento emisferico, con fusti spessi, prostrati o ascendenti, glauchi, glabri e molto fogliosi. Foglie consistenti e succulente, glauche e glabre, le inferiori eretto-patenti o patenti, le superiori ± eretto patenti, gradualmente più grandi di quelle inferiori, da ovali a arrotondate ed apice a corto mucrone. Infiorescenza ad ombrella a 5-7 raggi, con brattee cuoriformi, ghiandole gialle o aranciate, con 2 cornetti bilobi all'apice. Frutti a capsula subglobosa liscia o con piccole verruche.



Fiorisce da maggio ad agosto. Luoghi sassosi, pascoli, fino a 2000 m.



Comune.

Tossica.  Una caratteristica che unisce tutte le infinite specie e varietà selvatiche e coltivate di Euphorbia, è il latice biancastro o giallastro contenuto nel fusto e negli apparati fogliari, che è irritante e velenoso. Può provocare vescicole e dermatiti fastidiose con forti bruciori ed infiammazioni. Ben maggiore se il contatto avviene agli occhi, può provocare congiuntiviti, opacizzazione delle cornea e persino cecità. Se ingerito vomito violento, diarree sanguinolenti e delirio. Nella medicina popolare si usava il lattice della pianta fresca per eliminare duroni, calli e verruche, oggi bandito dall'uso famigliare per le sue controindicazioni. Questa specie, oggi, viene frequentemente coltivata nei giardini rocciosi.


 

foto Enzo De Santis

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