ITINERARI NATURALISTICI

La valle di Settacque - Testi di Rossano Soldati e Enzo De Santis,  foto di Enzo De Santis

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La valle di Settacque si trova poco a nord di Campo Felice, 400 metri più in alto, racchiusa tra le creste del Monte Cefalone e del Monte Ocre. Poco meno della metà della valle, quella che guarda verso Monte Cefalone, è compresa nel territorio comunale di Lucoli. l’altra metà è nel comune di Rocca di Cambio mentre la parte alta confina con il territorio comunale di L’Aquila.

E’ una vallata atipica, ad oltre 1900 metri di quota. La parte centrale è formata da un substrato arenaceo contornato da calcare. L’arenaria forma uno strato impermeabile e permette la formazione di piccoli scorrimenti e pozzanghere che, a causa dell’eccessivo carico di bestiame, sono sempre fangose e comunque generano un habitat atipico rispetto ai dintorni.

Notizia recente (gennaio 2018), sul versante nord-est di Monte Ocre a pochi km da Settacque è stata scoperta una nuova specie botanica, la Oxytropis ocrensis.

La valle di Settacque

Cavalli al pascolo brado

La valle all'inizio dell'estate

Le tipiche pozze fangose sono ricche di sostanze organiche a causa dell'elevato numero di animali al pascolo brado che vi si abbeverano, dato che queste sono le uniche sorgenti in quota nel raggio di alcuni km

Nell'estate del 2015 abbiamo avuto il piacere di accompagnare in una escursione a Settacque due noti botanici; il Prof. G. Tondi (a sinistra) e il Prof. F. Minutillo (a destra)

Alchemilla effusa

Alchemilla colorata

Carex davalliana, molto rara

 

 

Raramente a questa quota (1950 metri circa) si trova l'Acero di monte, Acer pseudoplatanus, l'unico albero in tutta la valle

Phleum alpinum

Adenostyles alpina subsp. alpina, con un ospite

Ajuga tenorei, endemica, presente sull'Appennino centro-meridionale e in Sicilia

Allium permixtum, molto raro, presente solo in Abruzzo

Qui, nella valle di Settacque, oltre a molte specie botaniche, di cui alcune rare, è presente il Tubifex tubifex var. rossanensis, nuova specie di un piccolo anellide, invertebrato vermiforme, nitrofilo, che colora di rosso vivo il fondo fangoso delle pozzanghere. Nel 2011, con la nostra collaborazione, dallo staff del Prof. Vincenzo Romano Spica dell'Università degli Studi di Roma "Foro Italico", è stato pubblicato uno studio su questo nuovo anellide delle pozzanghere: Tubifex tubifex - Considerazioni naturalistiche tra ambiente e salute

muretti a secco per delimitare gli stazzi

gli antichi insediamenti pastorali di altura, con gli stazzi delimitati da muretti a secco o strutture miste di ricovero, sfruttavano spesso incavi naturali rocciosi come quelli della foto seguente

Blitum bonus-henricus, lo spinacio selvatico, Olaci nel dialetto lucolano, molto comune e abbondante nei dintorni degli stazzi

Anthyllis montana subsp. jacquinii, specie subendemica

Anthyllis vulneraria

 

Arctostaphylos uva-ursi, l'Uva ursina

 

Arenaria grandiflora

 

Asperula cynanchica subsp. neglecta, specie endemica dell'Appennino centrale

Aster alpinus, di indubbia bellezza, viene utulizzato come pianta ornamentale nei giardini rocciosi

Cotoneaster mathonnetii, il Cotognastro minore

Astragalus sempervirens, specie subendemica. Alla fine della fase vegetativa quando le foglie cadono, rimane solo una spina lunga qualche centimetro

 

Campanula glomerata

Carduus affinis subsp. affinis, specie endemica dell'Appennino centro-meridionale. Nome comune: Cardo abruzzese

La cresta tra M. Ocre e M. Cagno

In alcuni punti della valle si notano fenomeni di carsismo. Le acque piovane e quelle dovute allo scioglimento della neve confluiscono attraverso le ben evidenti doline nelle sorgenti di Stiffe

Tra i fiori tubolosi ed ermafroditi del cardo, Anechura bipunctata, Ord. Dermaptera, Fam. Forficulidae

Un bel cespuglietto di Cerastium tomentosum, specie subendemica

Cirsium lobelii, specie endemica dell'Appennino centro-meridionale

 

Clinopodium alpinum

Coristospermum cuneifolium, altra specie endemica dell'Appennino centrale, presente solo nel Lazio, in Abruzzo e nel Molise

 

Cupido osiris, un Lepidottero della Fam. Lycaenidae

 

Cyanus triumfettii, il fiordaliso dedicato a G.B. Trionfetti (1656-1708) medico e naturalista italiano, che fu direttore del giardino botanico di Roma

Dactylorhiza viridis, una orchidea poco appariscente che sopporta temperature anche molto basse

Dascyillus cervinus, un Coleottero della Fam. Dascillidae

Gentiana verna subsp. verna. Bel fiore dal colore blu intenso. Nella zona di Terrarossa, lungo la sterrata che sale fino a Settacque, è presente anche la sottospecie tergestina 

Uno dei tanti scorrimenti superficiali che scende dal Monte Ocre

Il sentiero che sale verso la cresta del Monte Cefalone

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